La villa del Poggio Imperiale

Da dimora dei Medici a Educandato femminile: la lunga storia della villa più illustre del Colle di Arcetri

Poggio Imperiale

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Tra splendidi cicli di affreschi, saloni da ballo elegantemente stuccati e quartieri orientali andremo a raccontare la lunga storia della villa del Poggio Imperiale.

  • Una visita in apertura straordinaria
  • La storia di Firenze dai Medici ai Lorena
  • I saloni affrescati del Seicento fiorentino
  • Il salone da ballo restaurato 
  • Il “Quartiere cinese” 

Maggiori informazioni

La villa del Poggio Imperiale è frutto di profonde trasformazioni avvenute nel corso dei secoli. Saranno proprio i tanti cambiamenti che ci daranno modo di spaziare dalla famiglia Medici, cui la villa appartenne, a Firenze Capitale, periodo che vide lo spostamento in questo luogo di un illustre e quanto mai illuminato Educandato femminile, ancor oggi esistente. Saranno, ancora, questi cambiamenti che ci condurranno all’interno della villa e che ci permetteranno di muoverci tra decorazioni del primo Seicento ed altre di pieno Ottocento.

La visita prenderà avvio dall’esterno dove si racconterà la lunga e travagliata storia del Poggio che ebbe inizio, come villa medicea, nel 1565 quando Cosimo I confiscò alla famiglia Salviati, assieme ad altri beni, la dimora di Poggio Baroncelli sulla collina di Arcetri: Alessandro Salviati, infatti, era reo di aver preso parte alla ribellione di Siena. Passata tra i beni del Ducato, il Poggio divenne residenza prediletta delle donne di casa Medici, da Isabella, figlia amatissima di Cosimo ed Eleonora di Toledo, a Vittoria della Rovere, moglie di Ferdinando II dei Medici.

Fu sotto la reggenza delle granduchesse che la villa venne ampliata, trasformata e decorata al suo interno con raffinati affreschi che tutt’oggi la rendono uno degli esempi più rappresentativi del Seicento fiorentino. Con l’estinzione dei Medici, anche il Poggio passò tra i beni dei nuovi granduchi: i Lorena d’Asburgo. Con l’arrivo a Firenze nel 1765 di Pietro Leopoldo, iniziò per la villa un nuovo periodo di splendore che si palesò in alcuni significativi interventi architettonici.

Si rimarrà stupefatti dall’antico Salone delle Feste, uno degli ambienti più noti e prestigiosi della villa, decorato in tempi lorenesi da elegantissimi stucchi bianchi; si rimarrà altrettanto colpiti dal Refettorio sontuosamente affrescato, dal “Peristilio” in facciata, finestrato in epoca napoleonica o dal “Quartiere cinese”, quella serie di stanze completamente rivestite da stoffe e carte da parati alla moda orientale che poneva Firenze alla stregua delle grandi capitali europee. ,

Una visita, tra arte e storia, che saprà meravigliare e coinvolgere! Ti aspettiamo dunque per unirti a noi in questo meraviglioso viaggio!

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