Raffaello in Galleria Palatina

Raccontiamo il più grande maestro del Cinquecento in occasione del ritorno del Papa Medici dopo la grande mostra su Raffaello alle Scuderie del Quirinale a Roma

Raffaello in Galleria Palatina

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In occasione della mostra Raffaello e il ritorno del Papa Medici: restauri e scoperte, una visita in Galleria Palatina per raccontare, attraverso le numerose opere, la vita, la carriera e le vicissitudini, il pittore più importante del Rinascimento.

  • Una nuova esposizione temporanea in Galleria Palatina
  • Il racconto del restauro del Ritratto di Leone X
  • Il confronto del Sanzio con l’ambiente fiorentino di inizio Cinquecento 
  • La scoperta di opere capitali, come la Madonna dell’Impannata e la Velata
  • Una visita tematica su Raffaello 

Maggiori informazioni

A distanza di pochi mesi dalla chiusura della grande mostra tenutasi alle Scuderie del Quirinale a Roma, anche Firenze si appresta a celebrare il più grande pittore del Rinascimento con un’esposizione importante dal titolo Raffaello e il ritorno del Papa Medici: restauri e scoperte

Dopo il restauro dell’Opificio delle Pietre Dure e l’esposizione alla mostra romana, per il cinquecentenario della morte di Raffaello, il Ritratto di Papa Leone X con i cardinali Giulio de’ Medici e Luigi de’ Rossi torna visibile a Firenze, in Galleria Palatina. 

L’esposizione vuole documentare il restauro e raccontare, al contempo, la straordinaria capacità ritrattistica di Raffaello, “restituendo all’osservatore la possibilità di godere finalmente a pieno di tutti gli accuratissimi dettagli, dalle sottili differenze fra le varie sfumature di rosso alle diverse consistenze dei tessuti alla meticolosa resa degli oggetti che arricchiscono la scena”.

La visita alla mostra, tuttavia, sarà l’occasione per goderci appieno le numerose opere del grande maestro conservate in Palatina e ricostruire, attraverso quelle, la figura e la carriera del nostro Raffaello Sanzio. 

Avremo così occasione di godere di quel “quadro di Nostra Donna”, eseguito per Bindo Altoviti e requisito da Cosimo I de’ Medici, che oggi conosciamo come Madonna dell’Impannata, una tavola che il Nostro eseguì negli anni della maturità a Roma, in quello stesso torno di tempo che lo vide impegnato, quale autore o regista, nei grandi affreschi delle Stanze Vaticane. 

Fermandoci ad ammirare quello straordinario Ritratto femminile meglio conosciuto come La Gravida, entreremo nel luogo della quadreria di Pitti che ospita il maggior numero di opere dell’artista, la sala di Saturno, superbamente affescata nella volta con l’Apoteosi del Principe da Ciro Ferri nel 1665 ca. 

Qui potremo confrontare le opere del periodo fiorentino del giovane Raffaello, quali ad esempio la Madonna del Baldacchino, avviata verso il 1507 per la cappella Dei in Santo Spirito, con le tavole eseguite invece negli anni della sua maturità, tra le quali spicca la bella Madonna della Seggiola, forse realizzata per una committenza papale. 

Racconteremo le vicende della famosa Madonna del granduca, così chiamata perchè amatissima da Ferdinando III di Lorena che ne autorizzò da Vienna l’acquisto allo scadere del XVIII secolo. Il giovane Sanzio realizzò l’opera intorno al 1506-1507, durante quel suo soggiorno a Firenze che vide la presenza, in città, anche del divino Michelangelo e di Leonardo da Vinci, i due maestri che tanto dovettero influire sulla sua formazione e crescita. 

Attraversando la sala di Giove e soffermandoci sulla celeberrima Velata che la tradizione vasariana dice essere ritratto della donna amata da Raffaello, Margherita Luti detta la Fornarina, giungeremo infine nelle sale che ospitano la mostra dedicata al restauro del Ritratto di Papa Leone X con i cardinali Giulio de’ Medici e Luigi de’ Rossi che saprà sorprenderci per la sua straordinaria resa pittorica e l’innata capacità di introspezione ritrattistica del nostro Sanzio, maestro indiscusso del Rinascimento.

La mostra è terminata

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