Pratolino. Il giardino delle meraviglie
Un giardino fiabesco voluto da Francesco I dei Medici che divenne poi proprietà dei Demidoff

In evidenza
Passeggiando tra querce, cedri e ippocastani andremo alla scoperta di un giardino “delle meraviglie” che fu specchio della straordinaria e complessa personalità del suo creatore: Francesco I dei Medici.
- Una visita fuori porta
- L’immersione nell’antico giardino cinquecentesco
- La scoperta delle figure di Francesco I dei Medici e di Bianca Cappello
- L’Appennino e il Mugnone di Giambologna
- La storia della famiglia Demidoff
Maggiori informazioni
“Qui l’Arte e la Natura/ insieme a gara ogni sua grazia porge/ e fra quelle si scorge/ la grandezza dell’animo, e la cura/ che le nutrisce, e cura/ e fa splender più chiaro ogn’hor dintorno/ di nuove meraviglie il bel soggiorno” (Cesare Agolanti, accademico fiorentino, 1590)
Tutto ebbe inizio nel 1568, anno in cui Francesco I dei Medici, figlio del noto granduca Cosimo, comprò dagli Uguccioni, famiglia nobile fiorentina che rivestiva alte cariche nel governo mediceo, una tenuta agricola rurale di circa 20 ettari in un luogo, Pratolino, che si rivelava un terreno impervio, sterile e senza acqua. E furono proprio queste caratteristiche che avrebbero allontanato qualsiasi altro probabile acquirente a stimolare invece la fantasia di Francesco: come già si notò sul momento, questa terra di natura montuosa avrebbe mostrato ancora di più la capacità dell’uomo nel plasmarla e nel renderla un luogo di delizie.
Comprato il terreno, Francesco mise al lavoro l’amico e architetto Bernardo Buontalenti che non mancò di disattendere alle aspettative del Medici e che, nel giro di un decennio, creò un parco che tutti i viaggiatori da quel momento in avanti non mancarono di visitare e di lodare.
L’acqua che non c’era divenne il motore e la ragione del parco stesso: fatta confluire da ben dodici sorgenti di Monte Senario, essa andava ad alimentare fontane, statue e numerosi automi che, con un preciso disegno, si trovavano dislocati lungo tutto il parco, in un crescendo di sorpresa e meraviglia.
Oggi dell’originario parco rimane solo un vago ricordo; le trasformazioni avvenute nel corso dei secoli con i Medici prima e con i Lorena e i Demidoff poi, hanno alterato il sogno di quel principe che fu Francesco. Tuttavia le testimonianze ancora in loco sono così straordinarie da catapultarci pienamente in in quel lontano XVI secolo.
La visita prenderà avvio dall’ingresso del parco e, scendendo tra svelti alberi al alto fusto e prati di un verde lussureggiante, ammireremo l’antica ghiacciaia costruita dal Buontalenti, la piccola cappella dove un tempo sull’altare stava una tavola, non meglio precisata, di Sandro Botticelli, le antiche scuderie appena restaurate e la Paggeria, quell’antica casa creata dai Medici per la servitù che venne poi trasformata dai Demidoff in villa, essendo stata abbattuta all’inizio dell’Ottocento, la residenza originaria.
Ci soffermeremo a raccontare le vicende che portarono alla realizzazione del noto Appennino del Giambologna, al cui interno, un tempo, si poteva accedere: il fiammingo, seguendo lo spirito innovativo e sperimentatore del suo committente, aveva creato nel corpo del Gigante tre grotte, ognuna delle quali doveva avere le pareti rivestite di spugne e conchiglie e ospitare fontane e statue dai soggetti più disparati.
E dal Colosso muoveremo verso il luogo dov’era la grandiosa villa di Francesco, oggi segnato dalla copia del Monumento Demidoff di Lorenzo Bartolini.
Scenderemo così più a valle e, costeggiando la bella Voliera e la Fontana del Mugnone, sempre di mano del Giambologna, andremo a concludere davanti all’unica grotta superstite del grandioso apparato, dedicata a Cupido.
Date disponibili
Dettagli
Durata della visita: 2 ore circa
Ritrovo: 15 minuti prima, in via Fiorentina, 276 – Vaglia (loc. Pratolino)
Costo della visita guidata: € 15,00 con ingresso gratuito
Pagamento: in contanti, in loco
Cosa è incluso nel costo della vista guidata:
- Conduzione guidata
- Noleggio del sistema radioauricolare
- Tessera e bollino abstrART, che permettono l’accumulo di bonus per ottenere una visita guidata gratuita a scelta
Prenotazione obbligatoria fino a esaurimento posti disponibili.
Tutte le visite saranno condotte da storici dell’arte e architetti abilitati all’esercizio della professione di guida turistica.
Le visite saranno attivate solo ove si raggiunga un numero minimo di 8 partecipanti.
Date, orari e costi di ingresso delle visite, strettamente riservate ai nostri soci, potranno subire variazioni in ragione di eventi straordinari non dipendenti dall’associazione (modulo di iscrizione all’associazione).