La Loggia dei Lanzi tra storia, arte e curiosità
Dal Perseo di Benvenuto Cellini al Ratto della Sabina del Giambologna: uno straordinario museo a cielo aperto
In evidenza
Destinata dal Cinquecento ad accogliere grandi capolavori scultorei, la Loggia della Signoria svelerà la storia della città e di alcuni dei suoi personaggi più noti.
- Un museo a cielo aperto
- Il Perseo con la testa di Medusa di Benvenuto Cellini
- Il Ratto della Sabina del Giambologna
- I marmi antichi di epoca romana
- Le formelle con le Virtù cardinali di Agnolo Gaddi
Maggiori informazioni
Quando si pensa a un museo a cielo aperto, a Firenze, viene subito alla memoria la Loggia di piazza della Signoria, quel luogo nato nel lontano XIV secolo per ospitare al coperto le assemblee popolari, che divenne, soltanto due secoli più tardi, per volere di Cosimo I dei Medici, “sede espositiva” tra le più prestigiose.
Nota come Loggia dell’Orcagna, per un’errata attribuzione del suo creatore, o come Loggia dei Lanzi, per aver ospitato il famigerato corpo mercenario dei Lanzichenecchi all’inizio del XVI secolo,, la struttura dimostra grande eleganza ed essenzialità. Nella parte alta della facciata, i quattro medaglioni che spiccano tra le ampie arcate rappresentano le Virtù cardinali. La terrazza al di sopra della Loggia, ora parte degli Uffizi, fu creata da Bernardo Buontalenti per permettere ai Medici e ai loro ospiti di assistere dall’alto alle cerimonie che si tenevano sulla piazza.
Due leoni in pietra – uno di epoca romana, l’altro del Seicento – siedono come vigili sentinelle ai lati della scalinata, all’ingresso. Fin dal Cinquecento la Loggia si arricchì di alcuni dei più illustri capolavori. A cominciare dal Perseo con la testa di Medusa di Benvenuto Cellini, opera tanto nota per la sua bellezza quanto per le rocambolesche vicende della sua fusione. Se fu l’artista stesso a richiedere la collocazione del bronzo sotto la Loggia, fu invece il duca Cosimo a scegliere il soggetto: Perseo, l’eroe vittorioso sul mostro, doveva rappresentare infatti la piena affermazione del Medici sulla Repubblica.
Dopo aver ammirato l’antico gruppo scultoreo di Patroclo e Menelao, copia romana di un originale greco, l’ottocentesco Ratto di Polissena di Pio Fedi e le sei figure di Matrone sulla parete di fondo, provenienti forse dal Foro di Traiano a Roma e facenti parte dell’apparato decorativo della romana Villa Medici, ci lasceremo stupire da un artista straordinario come Giambologna, qui presente con due marmi: il Ratto della Sabina, quell’opera nata come puro e semplice esercizio di stile, nella volontà di gareggiare con Michelangelo, che all’origine non aveva l’intento di raccontare alcuna storia precisa, e il gruppo di Ercole con il Centauro, precedentemente collocato al Canto dei Carnesecchi.
Date disponibili
Dettagli
Durata della visita: 1 ora e mezzo circa
Ritrovo: 15 minuti prima, in piazza della Signoria (davanti all’ingresso della loggia)
Costo della visita guidata: € 15,00
Pagamento: in loco
Cosa è incluso nel costo della vista guidata:
- Conduzione guidata
- Noleggio del sistema radio auricolare qualora previsto
- Tessera e bollino abstrART, che permettono l’accumulo di bonus per ottenere una visita guidata gratuita a scelta
Prenotazione obbligatoria fino a esaurimento posti disponibili.
Tutte le visite saranno condotte da storici dell’arte e architetti abilitati all’esercizio della professione di guida turistica.
Le visite saranno attivate solo ove si raggiunga un numero minimo di 8 partecipanti.
Date, orari e costi di ingresso delle visite, strettamente riservate ai nostri soci, potranno subire variazioni in ragione di eventi straordinari non dipendenti dall’associazione (modulo di iscrizione all’associazione).