Le strade raccontano: i segreti di San Lorenzo

Una passeggiata per raccontare un rione tra i più noti e vivaci di Firenze

Le strade raccontano i segreti di San Lorenzo

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Passeggiando tra le strade e i vicoli di San Lorenzo andremo alla scoperta di palazzi, chiese e monumenti meno noti. Da palazzo Benci al Canto delle Macine: un’immersione nella vita popolare della Firenze di un tempo.

  • La storia di Firenze 
  • Il rione di San Lorenzo con la basilica e le Cappelle Medicee
  • Chiesa di San Jacopo in Campo in Corbolini
  • Tabernacolo delle Fonticine di Girolamo Giovanni della Robbia
  • Il Mercato Centrale, in ghisa e vetro, di Giuseppe Mengoni

Maggiori informazioni

Quando pensiamo a San Lorenzo, immediatamente ci figuriamo la basilica brunelleschiana che, di fatto, è la vera signora di quel rione. In maniera analoga torna alla nostra memoria la famiglia Medici che quel “quartiere”, non lontano dal cuore religioso della città, scelse per vivere, commissionando a Michelozzo di Bartolomeo un palazzo che, da subito, divenne esempio della nuova architettura civica del Rinascimento.

Eppure San Lorenzo non è solo la Basilica, né solo i Medici. Anzi. Quando si passeggia nel rione, ci si accorge che i suoi tanti vicoli sono ricchi di storia e di storie, di monumenti talvolta dimenticati, di antichi palazzi nobiliari e di tante chiese che, pur piccole, raccontano la vita del passato e del presente.

Dando voce alle strade, il nostro percorso prenderà avvio in piazza Madonna degli Aldobrandini, proprio davanti all’odierno accesso alle ben note Cappelle Medicee. E anche se non si potrà fare a meno di raccontare la nascita di questo luogo, dove lavorò Michelangelo Buonarroti negli anni venti del Cinquecento, il nostro sguardo si poserà su palazzo Benci, la cui facciata graffita, realizzata da Bernardino Poccetti, fu vincitrice, secondo la tradizione, di un concorso che si tenne il giorno della festa di San Giovanni nel 1575. Racconteremo del gusto, diffusosi a Firenze sulla metà del XVI secolo, delle facciate dipinte e della moda di esporre in bella vista, al centro della facciata, un ritratto celebrativo della famiglia al potere, in questo caso il Busto di Francesco I dei Medici.

La passeggiata proseguirà alla volta di via Faenza, così denominata perché un tempo terminava con l’omonima porta delle mura duecentesche che chiudevano la città all’imbocco con l’odierna via Nazionale. Qui scopriremo la chiesa di San Jacopo in Campo in Corbolini che, fondata nel lontano 1206, appartenne prima ai Cavalieri Templari poi all’Ordine di Malta. Oggi, sconsacrata, viene usata per iniziative culturali di una vicina scuola internazionale.

Proseguiremo, attraverso via Nazionale dove avremo modo di parlare della terracotta invetriata con il Tabernacolo delle Fonticine, verso il Mercato Centrale, superba struttura di fine Ottocento, in ferro e in ghisa, realizzata da Giuseppe Mengoni, architetto già ben noto per aver dato alla luce la Galleria Vittorio Emanuele II di Milano. Una cronaca del tempo così raccontò l’inaugurazione di un luogo che ancor oggi rappresenta il cuore di San Lorenzo: “Il Mercato Centrale di Firenze non avrà per la sua comodità, e per la sua magnificenza, l’uguale in altra parte d’Italia”.

Passeggiando ancora per le vie e le viuzze del rione, scoprendo luoghi che ci racconteranno storie tra le più varie, andremo a scoprire superbi palazzi nobiliari, le famiglie che li abitarono e illustri loro ospiti. E, ancora guidati dalle strade, ci immergeremo nella Firenze di un tempo, nelle sue locande, nelle sue taverne e, perchè no, nelle sue più antiche spezierie.

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