Il cenacolo di Ghirlandaio ad Ognissanti
Un viaggio nella Firenze di fine Quattrocento

In evidenza
Una visita per raccontare Domenico Ghirlandaio e per ammirare alcuni suoi capolavori lasciati nel complesso di Ognissanti.
- La storia e le trasformazioni del convento
- Le opere giovanili del Ghirlandaio
- La Cappella Vespucci
- I due Padri della Chiesa a confronto: San Girolamo e Sant’Agostino
- L’Ultima Cena del Refettorio
Maggiori informazioni
Nell’antico Refettorio del convento di San Salvatore in Ognissanti, fondato dall’ordine religioso dei frati Umiliati intorno alla metà del Duecento, spicca un’Ultima Cena affrescata da Domenico Bigordi detto il Ghirlandaio intorno al 1480. A commissionargliela fu la famiglia Vespucci che già, un decennio prima, si era servita del pittore per la decorazione della propria cappella gentilizia all’interno della chiesa.
La visita prenderà avvio proprio dai due affreschi per la cappella Vespucci della chiesa raffiguranti una Deposizione di Cristo e una Madonna della Misericordia che protegge sotto il suo manto i membri dell’illustre famiglia. I Vespucci erano una delle casate più importanti nella zona di Borgo Ognissanti e potevano vantare una fiorente attività bancaria, forse accresciuta dall’amicizia con i Medici. Non solo. i Vespucci erano anche mecenati e collezionisti d’eccezione, nonché grandi navigatori. Si ricorderà infatti il celebre Amerigo che, a cavallo tra il XV e XVI secolo, esplorò le coste atlantiche dell’America Meridionale, compiendo un’impresa tanto memorabile da porlo tra i più grandi scopritori della storia.
Dai giovanili affreschi per i Vespucci, ancora memori della maniera del maestro Verrocchio, si ammireranno poi i due Padri della Chiesa, San Girolamo e Sant’Agostino, che vennero dipinti, a pendant l’uno di fronte all’altro, dal nostro Domenico e da Sandro Botticelli, poco prima della loro partenza per la Cappella Sistina a Roma. Al di là del confronto che metterà in evidenza il clima estremamente brillante e vivace della Firenze della seconda metà del Quattrocento, vedremo l’evolvere del linguaggio di Ghirlandaio, attratto irresistibilmente, in questi anni Ottanta, dalla pittura fiamminga.
Il nostro viaggio terminerà nel Refettorio, dove verremo accolti da un’Ultima cena davvero sorprendente. Qui Domenico abbandona la tradizionale ambientazione in una stanza chiusa, quella che troviamo ad esempio nel Cenacolo di Sant’Apollonia, per “aprire” la parete con una loggia che asseconda le forme architettoniche della stanza stessa. A questo effetto illusionistico contribuisce anche lo studio della luce che coincide perfettamente con quello reale della stanza. Ghirlandaio, nel Cenacolo di Ognissanti, si dimostra ormai pittore navigato e maturo: riducendo consapevolmente ogni forma di drammaticità, opta per una rappresentazione misurata e serena, arricchita da una miriade di dettagli, resi con grandissima cura e attenzione.
Non perdete l’occasione di immergervi nel pieno Rinascimento e di riempirvi gli occhi di tanta bellezza!
Date disponibili
- lunedì 3 marzo 2025, ore 10.00 ∷ In loco
Dettagli
Durata della visita: 1 ora e mezzo circa
Ritrovo: 15 minuti prima, in piazza Ognissanti, davanti alla chiesa
Costo della visita guidata: € 15,00
Pagamento: in loco
Cosa è incluso nel costo della vista guidata:
- Conduzione guidata
- Noleggio del sistema radio auricolare qualora previsto
- Tessera e bollino abstrART, che permettono l’accumulo di bonus per ottenere una visita guidata gratuita a scelta
Prenotazione obbligatoria fino a esaurimento posti disponibili.
Tutte le visite saranno condotte da storici dell’arte e architetti abilitati all’esercizio della professione di guida turistica.
Le visite saranno attivate solo ove si raggiunga un numero minimo di 8 partecipanti.
Date, orari e costi di ingresso delle visite, strettamente riservate ai nostri soci, potranno subire variazioni in ragione di eventi straordinari non dipendenti dall’associazione (modulo di iscrizione all’associazione).