La villa di Cerreto Guidi tra arte, delitti e misteri
Quella residenza che fu, secondo leggenda, luogo del violento assassinio di Isabella dei Medici per mano del marito, Paolo Giordano Orsini

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Una visita a quella villa costruita da Bernardo Buontalenti per Cosimo I dei Medici nel Valdarno inferiore che saprà conquistarci con i suoi misteri e le sue leggende.
- Una villa progettata da Bernardo Buontalenti
- La serie dei grandi ritratti dinastici della famiglia Medici
- Il luogo dell’assassinio di Isabella dei Medici
- Il Museo storico della Caccia e del Territorio
- Un’arte al femminile con Lavinia Fontana e Angelica Kauffmann
Maggiori informazioni
Le ville medicee furono luoghi di svago e di piacere, concepiti per esaltare l’armonia tra uomo e natura, fattorie modello in cui sperimentare nuove tecniche di produzione ed allevamento o strategici avamposti per il controllo del territorio.
Non fa eccezione il “palazzo murato di nuovo” di Cerreto Guidi, fatto edificare da Cosimo I su progetto, probabilmente, dell’architetto Bernardo Buontalenti. Ma Cerreto Guidi deve tanta della sua fama ad uno dei più famosi e misteriosi fatti di sangue del Rinascimento: l’improvvisa (e cruenta) morte di Isabella de’ Medici, figlia prediletta di Cosimo I ed Eleonora di Toledo.
Scopriremo infatti che proprio nella villa che il padre aveva eletto come luogo di predilezione per la caccia e come sosta ideale nei lunghi viaggi della corte tra Firenze e Livorno, in un caldo giorno del luglio 1576, venne ritrovata morta Isabella. Bella, intelligente, arguta, raffinata e libera, la sua vita venne stroncata, ufficialmente, da un malore occorsole mentre si lavava il capo. Ma alcuni testimoni annotarono nei loro diari che “parse a chi la vidde un mostro tanto era nera e brutta”, e subito i sospetti ricaddero sul marito, Paolo Giordano Orsini. Studi recenti e carte d’archivio appartenenti alla famiglia Orsini, racconterebbero una storia diversa, aprendo nuovi dubbi su un fatto di cronaca così famoso da essere riproposto in drammi e melodrammi nel corso dell’Ottocento.
E se non bastasse questo mistero del passato, ecco che la serie dei grandi ritratti dinastici che ornano le sale, rappresenteranno lo spunto per ricordare molte altre vicende di casa Medici: dalla tanto sospirata ascesa al soglio pontificio del figlio del Magnifico, al consolidamento del potere di Cosimo I, fino ai matrimoni infelici della discendenza del primo granduca. Sarà anche l’occasione per vedere in uno dei suoi rari ritratti Maria Maddalena, figlia di Ferdinando I e Cristina di Lorena, nata “malcomposta nelle membra” e pertanto costretta a vivere rinchiusa nel palazzo della Crocetta, creato appositamente per lei accanto al monastero omonimo.
Passeggiando per le sale, affrescate in stile neoclassico dai proprietari che abitarono la villa dopo che i Lorena ne decretarono la vendita all’asta, ammireremo anche i pezzi più importanti del museo storico della caccia e del territorio, che vanta una raccolta di oltre trecento esemplari tra armi da caccia e da tiro. La collezione di arredi, arazzi e dipinti sarà invece l’occasione per raccontare la vita quotidiana in una villa suburbana e l’arte tutta al femminile di alcune artiste, tra cui spiccano i nomi di Lavinia Fontana e Angelica Kauffmann.
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