Due luoghi per raccontare la grande storia di Firenze tra Quattro e Cinquecento

Cenacolo di Sant’Apollonia

In evidenza

Una passeggiata nel cuore di Firenze, per riscoprire due luoghi che furono protagonisti della storia della città nel Rinascimento: il monastero di Sant’Apollonia e l’atrio della cappella della Compagnia dei Disciplinati di San Giovanni Battista, meglio conosciuto come Chiostro dello Scalzo. 

  • La Firenze tra il XV e il XVI secolo
  • Il Refettorio di Sant’Apollonia
  • L’Ultima Cena di Andrea del Castagno
  • La storia delle Compagnie e Confraternite 
  • Gli affreschi di Andrea del Sarto e del Franciabigio 

Maggiori informazioni

Una visita per scoprire due luoghi meno conosciuti, ma ricchi di storia e di straordinari capolavori. La passeggiata prenderà avvio dal Refettorio dell’antico monastero benedettino di Sant’Apollonia, il più grande monastero femminile di Firenze fondato nel 1339. Qui ammireremo l’Ultima Cena affrescata nel 1447 da un artista tra i più richiesti e tra i più valenti del Rinascimento, Andrea del Castagno. Attraverso il suo capolavoro,  avremo modo di raccontare la storia della città nel pieno Rinascimento e di una delle famiglie più ricche e influenti di Firenze, i Medici, appassionati mecenati e committenti dell’epoca.  

Lasciandoci il monastero alle spalle, ci dirigeremo nel vicino Chiostro dello Scalzo, atrio della cappella della Compagnia dei Disciplinati di San Giovanni Battista, fondata nel 1376. Il piccolo chiostro di Giuliano da Sangallo, interamente affrescato a partire dal 1509, conserva uno dei cicli più importanti della pittura fiorentina del primo Cinquecento. Al di là delle slanciate colonne con capitelli in stile corinzio, si distendono le mirabili Storie di San Giovanni Battista, eseguite a monocromo da Andrea del Sarto e dall’allora suo fidato socio, Franciabigio

Così scrive Giorgio Vasari nelle sue Vite: “Solevano radunarsi in Fiorenza in capo della via Larga sopra le case del Magnifico Ottaviano de’ Medici, dirimpetto all’orto di San Marco, gli uomini della Compagnia che si dice dello Scalzo, intitolata in San Giovanni Battista; la quale era stata murata in que’ giorni da molti artefici fiorentini, i quali fra l’altre cose vi avevano fatto di muraglia un cortile di prima giunta che posava sopra alcune colonne non molto grandi; onde, vedendo alcuni di loro che Andrea veniva in grado d’ottimo pittore, deliberarono, essendo più ricchi d’animo che di danari, che egli facesse intorno a detto chiostro in dodici quadri di chiaro scuro, cioè di terretta in fresco, dodici storie della vita di San Giovanbatista”

Le otto scene che raccontano le vicende del patrono di Firenze, dalla sua nascita alla celebre danza di Salomè e alla decapitazione, dal battesimo di Gesù alla predicazione nel deserto, stupiranno per quel loro linguaggio delicato, sobrio ed essenziale e permetteranno di affacciarci agli anni difficili della Firenze di inizio XVI secolo. 

Evento non in programma

Se vuoi essere sempre aggiornato sugli eventi in programma iscriviti alla nostra newsletter oppure contattaci

    Prenota questo evento a Firenze

    Nome e cognome
    Telefono
    Email
    Data evento
    Numero partecipanti
    Note (specificare la presenza di minori e indicare la loro età):

     

    ATTENZIONE!
    Per registrare la prenotazione è necessario spunatre la casella di accettazione del trattamento dei dati personali