Alla scoperta del Giardino di Boboli

Grotte, fontane e sculture nel verde del primo “giardino all’italiana”

Giardino di Boboli

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Passeggiando lungo i viali e le siepi di Boboli, ammireremo la perfetta fusione tra arte e natura e racconteremo le vicende e la storia della famiglia Medici, che per prima lo abbellì con grotte, fontane e sculture.

  • Il più grande spazio verde all’interno della città
  • La storia della famiglia Medici
  • La storia di Palazzo Pitti
  • Le statue e le fontane del Cinque e Seicento
  • La Grotta del Buontalenti e i Prigioni di Michelangelo

Maggiori informazioni

Alle spalle di Palazzo Pitti, oggi sede museale ma un tempo reggia della famiglia Medici, si estende il Giardino di Boboli, il primo grande esempio di “giardino all’italiana”.

La sua nascita è intimamente legata alle figure di Cosimo I e della moglie Eleonora di Toledo. Furono loro, infatti, che, dopo aver acquistato il palazzo nel 1549 dalla famiglia Pitti, decisero di affidare alle maestranze migliori allora presenti a Firenze, la realizzazione del giardino, seguendo una concezione assolutamente moderna che il duca di Firenze aveva già sperimentato nella villa di famiglia a Castello.

Si decise così che la vasta superficie verde dovesse essere suddivisa in maniera regolare e che, tra le siepi di bosso e lungo quel viale che dalla facciata posteriore della casa risaliva la collina, fossero collocate statue antiche e moderne, nonché fontane a candelabra eseguite dai migliori scultori sulla piazza.

I successivi granduchi di Toscana ne arricchirono ulteriormente l’assetto e andarono ad ampliare i confini del giardino verso le antiche mura della città poste a sud, in quella zona che oggi conosciamo come Porta Romana.

E sarà proprio da qui che avrà inizio la nostra passeggiata. Dopo aver raccontato brevemente la storia del giardino e delle sue trasformazioni, ci avvieremo, attraverso il prato delle Colonne, a una delle zone più scenografiche di Boboli: il cosiddetto Isolotto con al centro la Fontana dell’Oceano di Giambologna.

Racconteremo dell’originaria collocazione della fontana nell’anfiteatro davanti al palazzo, del suo successivo spostamento, avvenuto a seguito dell’ingrandimento del giardino nel primo Seicento, e rimarremo meravigliati dalla bellezza della fonte, dal vigoroso Oceano che la domina e dalle tre possenti figure di Fiumi sedute ai suoi piedi.

Risalendo il Viottolone ci delizieremo delle tante sculture che dialogano con la natura e ci sorprenderemo per la particolarità dei viali tutt’intorno. Racconteremo allora della presenza in questa zona, a partire dal XVII secolo, di labirinti, ragnaie e cerchiate e scopriremo che il giardino non era solo luogo di svago, ma aveva principalmente finalità agricole e venatorie.

Dopo una sosta sugli antichi bastioni, progettati da Michelangelo Buonarroti nel 1529, oggi Prato del Cavaliere, giungeremo nel primo giardino cinquecentesco, dove avremo occasione di ammirare la Statua dell’Abbondanza del Giambologna, la Fontana del Nettuno di Stoldo Lorenzi e l’imponente Obelisco egizio che fu posto al centro dell’Anfiteatro alla fine del Settecento. Ci sorprenderà scoprire che questo Anfiteatro, progettato nel 1550,  era concepito originariamente come un’architettura vegetale e che costituiva l’ingegnosa trasformazione della cava di pietra forte da cui era stato estratto il materiale per la costruzione di Palazzo Pitti. Nel Seicento si decise poi di trasformarlo in una struttura in muratura, simile a quella attuale.

Muoveremo dunque alla scoperta del Kaffeehaus, uno tra i più interessanti edifici lorenesi del giardino, realizzato dal granduca Pietro Leopoldo nell’ultimo quarto del Settecento, per poi andare a concludere davanti alla Grotta Grande, una delle più note e suggestive ambientazioni del Giardino di Boboli.

Progettata dal Buontalenti su commissione del granduca Francesco I de’ Medici e costruita al termine del Corridoio Vasariano, la grotta, arricchita un tempo da giochi d’acqua, mantiene ancora oggi il suo carattere finemente fiabesco.

Date disponibili

    Dettagli

    Durata della visita: 2 ore circa
    Ritrovo: 15 minuti prima nel piazzale di Porta Romana
    Costo della visita guidata: € 15,00
    Pagamento: in loco

    Cosa è incluso nel costo della vista guidata:

    • Conduzione guidata
    • Noleggio del sistema radioauricolare
    • Tessera e bollino abstrART, che permettono l’accumulo di bonus per ottenere una visita guidata gratuita a scelta

    Cosa è escluso dal costo della visita guidata:

    • Biglietto di ingresso: gratuito in occasione della prima domenica del mese

    Prenotazione obbligatoria fino a esaurimento posti disponibili.
    Tutte le visite saranno condotte da storici dell’arte e architetti abilitati all’esercizio della professione di guida turistica.
    Le visite saranno attivate solo ove si raggiunga un numero minimo di 8 partecipanti.
    Date, orari e costi di ingresso delle visite, strettamente riservate ai nostri soci, potranno subire variazioni in ragione di eventi straordinari non dipendenti dall’associazione (modulo di iscrizione all’associazione).

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