La valle del Mensola e l’antico borgo di Settignano
Una passeggiata tra natura, arte, storia e personaggi leggendari

In evidenza
Un itinerario a pochi passi da Firenze, tra borghi intatti, paesaggi di campagna, arte, storia e affascinanti leggende.
- L’erta via di Corbignano dove dimorò Giovanni Boccaccio
- L’Oratorio del Vannella
- L’antico borgo di Settignano
- Le ville di Michelangelo Buonarroti, Gabriele d’Annunzio ed Eleonora Duse
- Il parco del Mensola
Maggiori informazioni
Il nome della valle che oggi visiteremo, è legato a una romantica ed infelice storia d’amore cantata da Boccaccio nel suo Ninfale Fiesolano. Così vi si racconta: Mensola, una giovane ancella di Diana votata alla castità, si trovava un giorno insieme alle sue compagne nel bosco, quando si imbatté nel pastore Africo che subito si invaghì della fanciulla, riuscendo presto a sedurla e farla innamorare. Ma la colpa venne punita. Diana, accortasi del tradimento della sua protetta, la trasformò in un fiume. E il povero pastore? Anche a lui spettò stessa sorte della ninfa: toltosi la vita, venne mutato nell’omonimo torrente. Ancora oggi Mensola e Africo camminano vicini, scorrendo dalle pendici fiesolane per gettarsi, poco distanti l’uno dall’altro, nelle acque dell’Arno.
E’ con il pensiero rivolto ai due amanti che noi daremo inizio a questa passeggiata che ci porterà a scoprire luoghi di antichissima origine e di bellezza straordinaria, luoghi a due passi dalla città, eppure fuori dal frastuono della vita metropolitana, che ci racconteranno storie di vita comune e ci presenteranno personaggi tra i più noti della storia, da Michelangelo Buonarroti a Gabriele D’Annunzio.
L’itinerario prenderà avvio dal piccolo ma suggestivo Ponte a Mensola: da qui, tra filari di campi, vecchi mulini e svelti cipressi ci avvieremo verso Corbignano, l’antico borgo di fondazione romana dove dimorò – e forse nacque – Giovanni Boccaccio e dove abitarono, nel corso dei secoli, i tanti scalpellini impiegati nelle vicine cave di Trassinaia e di Maiano.
Furono proprio gli scalpellini e i tagliapietre che vollero erigere, sulla strada che li conduceva al lavoro, al termine dell’erta via che si è intrapresa e che ci condurrà a Settignano, un piccolo tabernacolo a devoto ricordo di uno straordinario e leggendario evento celeste che qui pare si fosse svolto: l’apparizione della Vergine a una giovane fanciulla di nome Vannella mentre pascolava le sue pecore. Alla giovane venne dedicato l’Oratorio che prese il posto del citato tabernacolo e che, ancora oggi, conserva al suo interno l’originaria Madonna in trono attribuita al giovane Sandro Botticelli.
Lasciatoci alle spalle questo luogo, piccolo eppur carico di storia, scenderemo nell’antico borgo di Settignano, il paese che diede i natali a tanti artisti e scultori e che era conosciuto e rinomato per la sua fiorente attività lapidea. Anche Michelangelo Buonarroti, la cui casa vedremo imboccando via della Capponcina, si educò in questo milieu artistico. Lui stesso ebbe a sottolineare, per bocca dello storiografo aretino Giorgio Vasari, l’importanza di questa formazione: “s’i’ ho nulla di buono nell’ingegno, egli è venuto dal nascere nella sottilità dell’aria del vostro paese d’Arezzo; così come anche tirai dal latte della mia balia gli scarpegli e ‘l mazzuolo con che io fo le figure”.
Continuando nel nostro viaggio, ci fermeremo ad ammirare la villa della Capponcina, cui la strada deve il proprio nome, storica dimora appartenuta ai Capponi che divenne nota residenza di Gabriele D’Annunzio e che fu teatro di uno degli amori più chiacchierati del tempo, quello del poeta con la divina Eleonora Duse che risedeva nella vicina villa la Porziuncola.
Così, tra scorci mozzafiato e il frusciare di alberi secolari, ridiscenderemo la collina ed entreremo nei poderi degli Strozzi, la cui villa ancora oggi campeggia, altera e solitaria, nella bucolica ed agreste valle del Mensola.
Una passeggiata dunque che saprà unire storia, arte, cultura, leggenda e, ovviamente, natura!! Vi aspettiamo!
Date disponibili
Dettagli dell’attività riservata ai soci
- Durata della visita: circa 3 ore
- Lunghezza dell’itinerario: 5,4 km circa
- Dislivello:185 m circa
- Ritrovo: 15 minuti prima, a Ponte a Mensola (il tour avrà fine nello stesso luogo)
- Contributo per l’attività: € 15,00
- Pagamento: in loco, il giorno dell’attività
Il contributo comprende:
- Conduzione da parte di una guida turistica abilitata
- Utilizzo del sistema radio auricolare, ove previsto
- Tessera e bollino abstrART, che permettono l’accumulo di bonus per ottenere una visita guidata gratuita a scelta
Come partecipare:
Per partecipare alle attività è necessario essere soci dell’associazione.
Diventare soci è semplice: trovi tutte le indicazioni sulla pagina DIVENTA SOCIO.
Note importanti
Prenotazione obbligatoria, fino a esaurimento posti disponibili
L’attività sarà avviata al raggiungimento di un numero minimo di 8 partecipanti
Le date, gli orari e i costi di bigliettazione potranno subire variazioni non dipendenti dall’associazione