Il Museo della Natura Morta a Poggio a Caiano
Alla scoperta della collezione medicea, dove arte e scienza si incontrano

In evidenza
Nella splendida cornice della Villa Medicea di Poggio a Caiano, il Museo della Natura Morta offre un’affascinante panoramica sull’evoluzione di questo genere pittorico.
- Un museo unico nel suo genere
- Oltre duecento dipinti di natura morta
- Le grandi tele di Bartolomeo Bimbi
- Il rapporto tra natura e scienza
- Il contesto della villa medicea
ATTENZIONE: il percorso di visita NON include gli ambienti monumentali della villa
Maggiori informazioni
Le sedici sale del Museo della Natura Morta, situate al secondo piano della Villa Medicea di Poggio a Caiano, raccontano la nascita e lo sviluppo di una delle collezioni più singolari della famiglia Medici: quella dedicata alla natura morta.
Questa straordinaria raccolta prese avvio agli inizi del Seicento, sotto il governo di Cosimo II, e fu costantemente arricchita dai membri della dinastia fino all’ultima discendente, Anna Maria Luisa de’ Medici. Le opere di natura morta erano utilizzate per decorare le ville di campagna, luoghi dedicati allo svago e alla caccia, dove la famiglia soggiornava quando non risiedeva nella Reggia di Palazzo Pitti, centro del potere e del prestigio mediceo.
L’interesse dei Medici per questo nuovo genere artistico fu precoce: già agli inizi del XVII secolo, le prime opere furono acquisite in Nord Europa, in Italia settentrionale e Roma, cioè in quelle zone dove quasi contemporaneamente nacque la natura morta. Non tardò però l’affermazione anche dei pittori fiorentini, che contribuirono al genere con creazioni straordinarie.
Il grande protagonista del Museo è Bartolomeo Bimbi, pittore originario di Settignano. Grazie alla sua straordinaria abilità tecnica, si affermò come uno dei massimi esponenti del genere, lavorando quasi esclusivamente per i Medici. A lui fu affidato il compito di rappresentare una sorprendente varietà di fiori, frutti e animali, incluse specie esotiche e curiose, come le celebri collezioni di agrumi. Le sue opere, oltre a celebrare la bellezza della natura, riflettono il profondo legame tra arte e scienza che caratterizzava la visione medicea del mondo naturale. Questi dipinti, autentiche enciclopedie visive, sono ancora oggi di grande valore per gli studi scientifici sulla biodiversità toscana.
Accanto ai capolavori di Bimbi, il Museo conserva opere di altri grandi maestri italiani e stranieri, specialisti della natura morta, tra cui Jan Brueghel il Giovane, Mario dei Fiori, Margherita Caffi, Giovanna Garzoni e Otto Marseus.
Unitevi a noi per delle visite guidate in un museo unico nel suo genere, capace di stupirvi e affascinarvi con le sue straordinarie collezioni!
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