Firenze e la Toscana nell’età dei Lorena

Cinque incontri per conoscere gli avvenimenti, i personaggi e le grandi innovazioni che hanno interessato Firenze e la Toscana durante il regno dei Lorena

Asburgo Lorena Firenze

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Questa dinastia straniera, scelta dalle altre potenze in modo da garantire la pace e l’equilibrio in Europa, seppe farsi strada tra le diffidenze dei propri sudditi e portare il Granducato verso la modernità.

  • Le commissioni pubbliche e le iniziative promosse dai Lorena
  • Le riforme e le innovazioni introdotte da Pietro Leopoldo
  • L’avvento di Napoleone in Toscana
  • I protagonisti della vita politica e culturale in età lorenese
  • L’Ottocento e i moti per l’indipendenza

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Il corso, articolato in cinque incontri della durata di due ore ciascuno, ci consentirà di scoprire i profondi cambiamenti che interessarano Firenze e la Toscana all’estinguersi della famiglia Medici e l’arrivo sul trono dei Lorena, scelti a tavolino dalle altre potenze europee per salvaguardare i difficili equilibri politici esistenti tra Francia e Impero.

Tra reggenze, esili ed incerti ritorni, governarono il Granducato di Toscana per poco più di un secolo, dal 1737 al 1859, anno del plebiscito che determinò l’annessione al Regno d’Italia. Furono anni non sempre facili, funestati da guerre europee, dalla fine dell’indipendenza e dell’autonomia per molti stati della penisola italiana e dalla straordinaria parabola dell’epopea napoleonica. Eppure il piccolo stato della Toscana seppe distinguersi e diventare modello di riferimento per le trasformazioni amministrative e giuridiche che qui si sperimentarono.

Uomini colti e visionari, i Lorena introdussero infatti in Toscana grandi riforme. A partire da Francesco Stefano, che governò il suo nuovo Stato seduto sul trono viennese e diede il via a imponenti interventi di bonifica delle campagne e alla riorganizzazione generale dell’amministrazione e delle strutture dello Stato.

Ci soffermeremo a raccontare la straordinaria figura di Pietro Leopoldo, il principe filosofo, che grazie alla passione per le scienze e le arti, sostenne la nascita dell’Accademia dei Georgofili, dette il via all’arricchimento e al riordinamento delle collezioni medicee, e aprì al pubblico la Galleria degli Uffizi e altre sedi museali. Ricorderemo le iniziative straordinarie nel campo del diritto, quali l’abolizione della pena di morte (primo stato in Europa) e l’avanguardistico progetto di una Costituzione.

Parleremo delle rivoluzioni e dei moti che tra fine Settecento e inizio Ottocento attraversarono tutta l’Europa, con conseguenze anche per la Toscana. Sono gli anni del difficile regno di Ferdinando III, che conobbe l’onta dell’esilio al sorgere dell’astro di Napoleone.

Concluderemo il nostro ciclo con la figura di Leopoldo II che seppe garantire un clima mite e tollerante e traghettare pacificamente la Toscana verso l’annessione al Regno d’Italia.

 

Struttura del corso

  1. Un granduca forestiero. Francesco Stefano di Lorena e le diplomazie europee
  2. L’età delle riforme con Pietro Leopoldo
  3. Dal Granducato di Toscana al Regno d’Etruria
  4. Il ritorno di Ferdinando III, granduca innovatore
  5. Leopoldo II e gli anni del Risorgimento

Corso non in programma

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