Storie di alchimisti e negromanti

Un viaggio nel cuore della città a scoprire personaggi dediti a sperimentazioni alchemiche e speculazioni filosofiche

L'alchimista

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Una passeggiata insolita a raccontare palazzi e monumenti di Firenze che nascondono e svelano simboli e storie di arcane filosofie, di fantasiosi intrugli e di misteriosi personaggi.

  • Varie storie di magia e superstizione nella Firenze medievale e rinascimentale
  • L’alchimia nelle formelle del Campanile di Giotto
  • Alcuni formidabili rimedi e improbabili preparati agli albori della scienza
  • Il principe degli alchimisti: Francesco I dei Medici
  • Il racconto cinquecentesco di un incredibile rito negromantico

Maggiori informazioni

Tutti conoscono la Firenze “culla del Rinascimento” e sono tanti i monumenti e i capolavori che ci raccontano ancora oggi di una stagione artistica e culturale senza pari. Ma se provassimo a guardare e a leggere con occhi diversi luoghi e personaggi a noi familiari, potremmo stupirci nello scoprire significati e simboli che riferiscono a un’epoca in cui pensiero magico, scienza, alchimia ed esoterismo convivevano senza conflitti.

E se noi oggi sorridiamo nel leggere alcune ricette della farmacopea medievale e rinascimentale, come quelle del prodigioso anti-veleno che il granduca Francesco I de’ Medici realizzava triturando gli scorpioni catturati rigorosamente a Ferragosto o dell’unguento che il famoso medico Paracelso preparava con l’usnea, muschio da nace sui teschi lasciati esposti alle intemperie, rimedio prodigioso – anche a distanza! – per le ferite di tutti i tipi, non possiamo non ammirare lo spirito di questi uomini che desideravano padroneggiare i segreti della natura.

E per quanti si applicavano nella sperimentazione alchemica, studiando la combinazione e la scomposizione degli elementi naturali, ve ne erano altrettanti che coltivavano interessi e saperi al limite dell’eresia. Vi era addirittura chi andava oltre lo studio delle influenze degli astri e dei pianeti sull’indole e il destino umano, per dedicarsi a vere e proprie pratiche occulte.

Il nostro percorso prenderà avvio dal Campanile di Giotto, un antico “pilastro sapienziale” che unisce mondo spirituale e mondo materiale e dove è possibile leggere in chiave alchemica parte di bellissimi rilievi opera di Andrea Pisano e della sua scuola.

Proseguiremo poi incontrando luoghi un tempo frequentati da grandi umanisti e filosofi, che nei loro scritti hanno lasciato tracce di un pensiero che l’Inquisizione sospettò di eresia perchè troppo numerosi ed evidenti erano i richiami all’astrologia e all’esoterismo, tanto da far nascere la suggestiva ipotesi dell’esistenza di un linguaggio volutamente ermetico, comprensibile solo per i pochi iniziati che fecero parte di una misteriosa setta.

Ci addentreremo poi nel cuore del quadrilatero romano, alla ricerca di quei rilievi che adornano grandi capolavori dell’arte medievale e rinascimentale e che possono essere letti come simboli proto-massonici, attestazione di come Firenze abbia sempre vantato un primato nella diffusione del pensiero libero-muratorio, fin dal lontano Cinquecento, quando nacque la Compagnia della Cazzuola che già utilizzava squadra e compasso come propri emblemi.

Degna conclusione del nostro percorso sarà il racconto delle preziosissime lavorazioni e sperimentazioni che ebbero luogo nelle fonderie granducali. E ci piace immaginare il principe alchimista per eccellenza, Francesco I de’ Medici, chino sugli alambicchi e concentrato sui suoi esperimenti, come lo ritrasse lo Stradano nel pannello da lui realizzato per il suo Studiolo alchemico.

Racconteremo di questa straordinaria figura di intellettuale e mecenate, che metteva a ferro e fuoco le stanze di Palazzo Vecchio e degli Uffizi, accompagnato giorno e notte da individui curiosi e stravaganti, alla ricerca della formula per realizzare la porcellana, per fondere il cristallo di montagna o per realizzare qualche prodigioso medicamento.

Dettagli

Durata della visita: 1 ora e mezzo circa
Ritrovo: 15 minuti prima, in piazza del Duomo (davanti al Campanile di Giotto)
Costo della visita guidata: € 15,00
Pagamento: in loco

Cosa è incluso nel costo della vista guidata:

  • Conduzione guidata
  • Noleggio del sistema radioauricolare
  • Tessera e bollino abstrART, che permettono l’accumulo di bonus per ottenere una visita guidata gratuita a scelta

Prenotazione obbligatoria fino a esaurimento posti disponibili.
Tutte le visite saranno condotte da storici dell’arte e architetti abilitati all’esercizio della professione di guida turistica.
Le visite saranno attivate solo ove si raggiunga un numero minimo di 8 partecipanti.
Date, orari e costi di ingresso delle visite, strettamente riservate ai nostri soci, potranno subire variazioni in ragione di eventi straordinari non dipendenti dall’associazione (modulo di iscrizione all’associazione).

Ci incontriamo qui

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