La basilica di San Miniato al Monte
Una visita alla scoperta di un’abbazia che divenne fortezza medicea

In evidenza
Una visita alla collina di San Miniato per raccontare la Basilica, superbo esempio di romanico e godere del meraviglioso panorama sulla città.
- La facciata romanica in marmi bianchi e verdi
- I mosaici duecenteschi del catino absidale
- L’intarsio pavimentale con lo Zodiaco
- Il Tempietto del Crocifisso di Michelozzo di Bartolomeo
- La cappella del Cardinale del Portogallo, gioiello del Rinascimento
Maggiori informazioni
Il colle sul quale sorge il complesso monastico di San Miniato è un un luogo sacro da sempre. Di certo lo era in età preromana, quando era chiamato “Elisboth”, termine che stava a indicare una selva sacra alle divinità montane. Durante il Medioevo, il colle prese il nome di “Mons Florentinus” ed è così che fu poi ricordato da tutte le fonti. Fu proprio in virtù della sua sacralità antica che questo colle venne scelto per la sepoltura del primo martire fiorentino, Miniato, verosimilmente ucciso il 25 ottobre del 250 durante le persecuzioni volute dall’imperatore Decio. La tradizione tramanda la storia di un eroico soldato armeno che volle testimoniare la sua fede fino alla morte. Dopo numerosi ma inefficaci tentativi di ucciderlo, i soldati romani decisero di decapitarlo sul greto dell’Arno: egli però, raccolta la propria testa, salì sul colle dove fu poi sepolto. Poco sappiamo di questo primo Oratorio, ma dovette raggiungere subito grandissima fama se già dal V secolo il colle cominciò ad essere chiamato Monte di San Miniato. Dopo varie trasformazioni, la Basilica venne ricostruita poco dopo il Mille. Ed è questa, fondata nel 1018 ma terminata solo agli esordi del XIII secolo, protagonista della visita.
Ammireremo la superba facciata, una delle poche – a Firenze – ad essere stata costruita contestualmente ai lavori della chiesa stessa e, ancora incantati dalla scansione armonica e regolare del prospetto, entreremo all’interno, dove la forte spiritualità del luogo, cui concorre la penombra, ci accompagnerà a scoprire lo straordinario tappeto marmoreo centrale che, col suo intricato ricamo di arabeschi geometrici e di favolose figure, ci condurrà all’edicola quattrocentesca realizzata dal Rossellino e finanziata dai Medici. Scopriremo infine un altro mirabile gioiello del Rinascimento, la superba Cappella del Cardinale del Portogallo.
Non perdete l’occasione di scoprire le bellezze della Basilica più amata dai fiorentini. Unitevi a noi in questa passeggiata nella storia per vivere un’esperienza
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